Le Voci di dentro

Una commedia di
Eduardo De Filippo

Trama

«Voi mò volete sapere perché siete assassini … in mezzo a voi magari ci sono pure io e non me ne accorgo … Avete sospettato l’uno dell’altro … Io vi ho accusati e voi non vi siete ribellati, lo avete ritenuto possibile. Un delitto lo avete messo fra le cose probabili di tutti i giorni; un assassinio nel bilancio familiare! La stima, don Pasqua’, la stima! … La fiducia scambievole … senza la quale si può arrivare al delitto.»

Alberto Saporito è un apparecchiatore di feste popolari, collaborando col fratello Carlo e il vecchio zio Nicola, ormai muto. Egli accusa i vicini di casa, la famiglia Cimmaruta al completo, di aver ucciso il suo amico Aniello Amitrano. Li fa arrestare e si reca in casa loro per trovare le prove, nascoste, secondo lui, in un muro della casa, rendendosi però conto, di essersi sognato tutto.  Egli ritratta la denuncia, ma il giudice pensa che egli lo abbia fatto per paura.  L’episodio mette in moto torbidi meccanismi: il fratello Carlo vuole approfittare della situazione per vendere il vecchio materiale delle feste e godersi i soldi; ogni membro della famiglia Cimmaruta si sospetta e si accusa a vicenda, per poi tramare l’assassinio di Alberto stesso. La comparsa, viva, dell’amico Aniello, porterà ad un amaro e triste epilogo.